I fibromi uterini (o leiomiomi uterini o miomi) costituiscono il più comune tumore solido benigno nelle donne. Possono essere singoli o multipli e le loro dimensioni variano da pochi millimetri a oltre 30 centimetri. La prevalenza è molto variabile nei diversi studi epidemiologici ed è spesso sottostimata sia a causa dell’elevata frequenza delle forme asintomatiche sia per l’under-reporting dei sintomi da parte di molte donne. Le stime, pertanto, variano nei diversi Paesi (4,5%-68,6%) in relazione al disegno di studio, dei metodi diagnostici e delle diverse etnie rappresentate nella popolazione. In generale, tuttavia, si calcola che dopo i 50 anni di età circa il 70% delle donne bianche e l’80% delle donne nere abbiano avuto almeno un fibroma. I fibromi originano all’espansione clonale di una singola cellula muscolare liscia nel miometrio ma, nonostante l’elevata prevalenza, si conoscono ancora poco la patogenesi e gli specifici fattori e i meccanismi molecolari che entrano in gioco nella regolazione del loro sviluppo, della loro crescita e della loro regressione.
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